Il futuro del poligono militare di Nettuno è sicuramente un problema aperto, che torna all’attenzione dei lavoratori della struttura militare e delle forze politiche ogni qualvolta le cronache dei giornali si interessano di questa realtà, ultima quella dell’uranio impoverito. Gli ecologisti da sempre attenti alle problematiche ambientali, intervengono ora per riaprire il dibattito sull’area del Poligono.
“Molto spesso si parla del Poligono in modo superficiale -spiega Claudio Pelagallo storico esponente ecologista- innanzi tutto sulla questione dell’uranio, nonostante le rassicurazioni dei militari per fugare ogni dubbio, andrebbe fatto un monitoraggio su tutto il territorio, compresa la zona della centrale nucleare, situazione che è stata sempre sottovalutata. Ma, al di la del fatto contingente, è doveroso riconoscere che la presenza dei militari ha impedito che questo tratto di costa finisse sotto una colata di cemento come avvenuto per tutto il litorale romano. Quindi occorre attuare tutte le strategie per salvaguardare le bellezze naturali di questo luogo“. Ma la presenza del poligono è già una garanzia che speculazioni non possono avvenire su quell’area? “Si, ma da tempo si parla di dismissioni dei poligoni militari nel nostro paese, e sicuramente, c’è già qualche mente perversa che pensa a progetti edificatori magari fatti passare come complessi turistici. Due anni orsono -aggiunge- presso la Regione Lazio proposi di far inserire anche l’area del poligono nei vincoli della riserva del Bosco di Foglino, ma le leggi non lo consentirono, poiché sulle aree militari non si possono istituire parchi e riserve. Quindi al momento l’unico strumento di difesa di quel territorio resta il PRG del Comune”.
Passando ad un altro aspetto, il Comune di Nettuno è già intervenuto su Torre Astura, la torre è stata restaurata e sono state realizzate delle barriere a difesa della fortezza, quindi qualcosa si è fatto. ” Quello dei fondi per il Giubileo- continua Pelagallo– è uno scandalo che grida vendetta. Con grandi sacrifici e impegno la Giunta di centrosinistra, era riuscita ad ottenere un cospicuo finanziamento di 6 miliardi, finalizzati al recupero e alla valorizzazione dell’area di Torre Astura, compresa la zona archeologica. Ad opere compiute i pellegrini del giubileo, i turisti e anche i nettunesi avrebbero potuto fruire di questo bene. Ma la presunzione, della maggioranza di destra che governa Nettuno, di voler cambiare il progetto iniziale, nonostante fosse stata da noi messa in guardia del rischio, ha portato alla perdita di gran parte del finanziamento, oltre 4 miliardi, sono così andati persi per sempre, l’Agenzia per il Giubileo se li è ripresi. Risultato, Torre Astura è stata intonaca, neanche un turista pellegrino ha visitato l’area archeologica e la Fortezza, la pineta è rimasta nel degrado”. Un quadro pessimo quello disegnato dagli ambientalisti, ma nel frattempo cosa è possibile fare utilizzare correttamente un’area naturalisticamente importante come questa?
” Intanto credo che i militari, pur salvaguardando il loro scopo primario di difesa, dovrebbero aprirsi di più al territorio, creando le condizioni per una maggiore fruibilità dell’area, per esempio, tenuto conto della riduzione delle attività balistiche, si potrebbe ridurre a quattro anziché cinque i giorni dedicati ai tiri, la possibilità, in accordo con il Comune, di istituire di nuovo il servizio di pullman navetta verso le spiagge del poligono e quella che è una nostra vecchia proposta di pista ciclabile all’interno del poligono, che utilizzerebbe le attuali strade asfaltate. Noi ambientalisti siamo favorevoli ad una fruizione dell’area nel rispetto della natura, perché come per molti nettunesi, Torre Astura e le sue spiagge le amiamo così come sono: selvagge e incontaminate”.
Buonasera
purtroppo è sempre più ricorrente venire a conoscenza di permessi , non giustificabili , che vengono concessi a NON militari per poter godere della spiaggia del Poligono . Purtroppo il MALCOSTUME ITALIANO è coriaceo e subdolo , non è possibile che qualcuno provveda ?