Mentre la politica parla d’altro, migliaia di giovani sono scesi in piazza oggi per la mobilitazione indetta da Friday for future, per salvare il pianeta. Volti dipinti, bandiere al vento, decine di messaggi scritti su fogli di cartone sollevati in aria.
A due giorni dalle elezioni che consegneranno un nuovo governo al Paese, Piazza Esedra è gremita di giovani, a migliaia riuniti per celebrare il Friday for future, lo sciopero generale in difesa del pianeta.
“Chiederemo al nostro popolo di votare per chi nel proprio programma prevede politiche per il contrasto al cambiamento climatico, ma non faremo endorsement. Purtroppo in questo mese di campagna elettorale il clima non c’è stato- Dicono gli attivisti-
Politici e media hanno deciso di ignorare la stretta correlazione che ci poteva essere fra le soluzioni alla crisi climatica, della transizione ecologica e i problemi che viviamo, come la tragedia nelle Marche”. In piazza i manifestanti intonano cori e slogan. “Siamo tutti ambientalisti”, “Se ci bloccano il futuro gli blocchiamo la città”, ma anche “Siamo tutti antifascisti”, e nelle prime file cantano ‘Bella ciao’. “
Nei programmi dei partiti di destra- continuano i ragazzi- ci sono delle proposte irricevibili, come l’aumento delle estrazioni nell’Adriatico. E purtroppo alcuni partiti sostengono impianti nocivi e anche le centrali nucleari. Questi è un grosso problema, soluzioni che non aiutano perché arrivano dopo e non riducono il prezzo delle bollette, e sono pericolose.
Tutti i partiti continuano a proporre soluzioni che sono fuori tempo.
La scienza ci dice che nel 2035 dobbiamo azzerare le emissioni di gas climalteranti mentre i partiti puntano a 10-15 anni più avanti”.

copyright Claudio Pelagallo
claudiopelagallo on Aprile 22nd, 2021

“L’alimentazione ha un ruolo prioritario quando si parla di tutela ambientale. Il cibo che scegliamo – e ancor di più quello che sprechiamo – rischia di ‘affamare’ il Pianeta e i suoi abitanti. Per garantire la salute a lungo termine del Pianeta è necessario e urgente ridurre drasticamente l’impatto negativo delle produzioni alimentari. La ricetta per salvare il Pianeta passa anche nel cambiamento della nostra alimentazione quotidiana, tra cui la riscoperta del modello alimentare mediterraneo, il cui valore ambientale e nutrizionale è riconosciuto da tempo dalla comunità scientifica internazionale. ”
Secondo il WWF la produzione alimentare è infatti responsabile del consumo del 38% delle terre emerse non coperte da ghiacci, del degrado di habitat e della perdita di biodiversità. L’agricoltura ha già distrutto o trasformato radicalmente il 70% dei pascoli, il 50% delle savane, il 45% delle foreste decidue temperate e il 25% delle foreste tropicali mentre l’irrigazione utilizza il 70% dell’acqua dolce disponibile sul Pianeta. I processi produttivi connessi alle produzioni alimentari causano l’inquinamento di fiumi e oceani e l’emissione di una quantità di gas serra molto elevata.

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fitofarmaci irrorazione

I Carabinieri del Nas di Latina, a conclusione di una complessa indagine, denominata “Job tax” – coordinata dal Procuratore aggiunto dott. Carlo Lasperanza unitamente dal sost. proc. dott. Claudio De Lazzaro della Procura della Repubblica di Latina – hanno dato esecuzione, nel territorio della provincia pontina e a Venezia, ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 7 persone indagate per associazione per delinquere dedita allo sfruttamento di manodopera extracomunitaria in agricoltura, a estorsioni e all’impiego illecito di fitofarmaci pericolosi non autorizzati nelle coltivazioni in serra, scongiurando un grave pericolo per la Salute pubblica derivante dall’uso sconsiderato di fitofarmaci non autorizzati.

I provvedimenti restrittivi, emessi dal Gip del Tribunale di Latina, sono stati eseguiti con il supporto di militari del Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, dei Comandi Provinciali di Latina e Venezia, del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Latina e con l’ausilio del Nucleo Elicotteri Carabinieri di Pratica di Mare (RM).

L’attività investigativa è scaturita a ottobre 2019 da attività informativa del predetto NAS, sviluppata nel contesto di servizi “anti-caporalato” disposti dalla Divisione Unità Specializzate dell’Arma dei Carabinieri ed originata da una denuncia sporta da un bracciante di origini bengalesi il quale lamentava le condizioni di sfruttamento e le intimidazioni subite ad opera di connazionali anch’essi dipendenti della medesima azienda agricola con sede a San Felice Circeo (LT).

Le articolate investigazioni hanno consentito di individuare e disarticolare un sodalizio criminoso, basato sul vincolo associativo di tipo familiare nell’ambito di un’azienda ortofrutticola operante nella coltivazione di ortaggi (estesa su 5 siti produttivi, da San Felice Circeo a Terracina a Sabaudia) destinati al mercato locale, nazionale ed estero.

Nel corso degli approfondimenti svolti mediante servizi di osservazione, pedinamenti, intercettazioni telefoniche ed escussione di persone informate sui fatti, gli investigatori del NAS hanno delineato i ruoli dei 7 indagati e il relativo disegno criminoso perseguito, basato sullo sfruttamento dello stato di necessità dei braccianti, servendosi di 2 “caporali” (di origine bengalese) per il reclutamento e la gestione della manodopera straniera (per lo più di provenienza bengalese, indiana e pakistana), procurandosi un ingiusto profitto mediante l’impiego dei dipendenti in violazione dei previsti contratti collettivi, con la corresponsione di salari non rispondenti al lavoro prestato, realizzando una correlata evasione di contributi obbligatori INPS (quantificata in € 557.504,60 nel periodo monitorato compreso tra marzo e novembre 2019).

I Carabinieri del NAS di Latina sono così riusciti a interrompere le gravi condotte illecite poste in essere dall’organizzazione criminale, che:

assumeva e impiegava manodopera di cittadini stranieri, sottoponendoli a condizioni di sfruttamento, approfittando del loro stato di bisogno e di vulnerabilità;
costringeva i dipendenti a sottoscrivere la ricevuta della busta paga con l’omessa contabilizzazione delle ore effettivamente prestate, pena il mancato pagamento della retribuzione, remunerandoli sistematicamente con stipendi inferiori alle ore lavorate (o a cottimo), in violazione dei contratti collettivi del comparto;
impiegava i lavoratori in costanza di violazioni della normativa in materia di sicurezza e igiene sui luoghi di lavoro, omettendo di fornire loro i previsti D.P.I., l’abbigliamento e le scarpe idonee, costringendoli a operare in condizioni proibitive (per l’allagamento dei terreni a causa delle piogge);
operava una forma di controllo sul risultato del lavoro, con minaccia di sanzioni corporali ed economiche, fino alla prospettazione del licenziamento in caso di fallimento dell’obiettivo di raccolta (secondo le proibitive esigenze aziendali);
imponeva agli operai di avvalersi del servizio di trasporto gestito da uno dei caporali – previo compenso giornaliero di € 6 euro cadauno – in condizioni degradanti (poiché costretti ad ammassarsi sul furgone ducato in numero superiore ai posti omologati);
perseguiva con l’ausilio di un “agronomo” (anch’egli tra i destinatari delle misure custodiali in carcere) una spregiudicata coltivazione di ortaggi – destinati al mercato locale, nazionale ed europeo – incentrata su metodi irregolari, ricorrendo all’uso continuo e massivo di fitofarmaci non autorizzati sulle culture in serra, impiegando in tali compiti lavoratori non formati, non abilitati e privi dei previsti D.P.I., esponendoli in tal modo anche a gravi situazioni di pericolo.
A riscontro dell’attività svolta, il nucleo antisofisticazioni pontino nel contesto di mirate perquisizioni effettuate a dicembre 2019 presso i 5 siti produttivi dell’azienda – su decreto dell’A.G. e con l’ausilio di personale dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro e del Nucleo Ispettorato del Lavoro Carabinieri di Latina – oltre a identificare 157 lavoratori extracomunitari (di cui 1 clandestino, privo di permesso di soggiorno, successivamente espulso dal territorio nazionale), rintracciava e sottoponeva a sequestro probatorio n. 244 litri di prodotti fitosanitari non autorizzati all’impiego in agricoltura, per un valore complessivo di circa 7.000 euro.

Contestualmente si è proceduto, a carico degli indagati, all’esecuzione del relativo decreto – richiesto dalla Procura di Latine ed emesso dal G.I.P. del Tribunale di Latina – di sequestro preventivo per via diretta o per equivalente della somma o di beni mobili e immobili fino al raggiungimento dell’importo pari ad € 557.504,60 , quale profitto del reato di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro (ex art 603 bis c.p.), riferito ai contributi non versati e alle ore di lavoro non retribuite per il periodo di riferimento marzo-novembre 2019.

L’applicazione dell’istituto giuridico che discende dai precetti di cui agli artt. 19 e 53 del D.Lgs 231 del 2001 (Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica, a norma dell’art. 11 della Legge 29 settembre 2000 n. 300) risulta di innovativa imposizione nella specifica materia giuslavoristica violata dagli indagati.

claudiopelagallo on Settembre 17th, 2020

Un rapporto appena pubblicato dalla Fondazione CMCC (Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici), contiene parecchi dati sui rischi climatici e finanziari che l’Italia potrebbe correre nei prossimi decenni, a causa del surriscaldamento globale.

Il documento, “Analisi del Rischio. I cambiamenti climatici in Italia” (allegato in basso), per prima cosa, ricorda che i diversi modelli climatici sono concordi nel valutare un aumento della temperatura fino a 2 gradi centigradi nel periodo 2021-2050 (rispetto al periodo 1981-2010).

E nello scenario peggiore l’aumento della temperatura potrà essere di circa 5 gradi.

Con quali conseguenze?

Ad esempio, spiegano gli autori dello studio, ci saranno meno piogge ma più intense, con una diminuzione delle precipitazioni in estate al sud e al centro della Penisola, e un incremento delle precipitazioni al nord durante l’inverno.

Poi ci sarà un consistente aumento dei giorni secchi e caldi in estate, cioè giorni in cui la temperatura non scende mai sotto 20 gradi, nemmeno di notte.

Intanto il cambiamento climatico sta determinando un aumento delle temperature superficiali marine e del livello del mare, con conseguente acidificazione delle acque e maggiore erosione costiera.

Si parla anche della maggiore frequenza e durata delle ondate di calore e di precipitazioni intense localizzate, che a loro volta comporteranno un rischio sempre più elevato di frane, smottamenti, inondazioni.

In tema di risorse idriche, evidenzia il rapporto, i cambiamenti climatici attesi (periodi prolungati di siccità, eventi estremi e cambiamenti nel regime delle precipitazioni, riduzione della portata degli afflussi), presentano rischi per la qualità dell’acqua e per la sua disponibilità, con impatti su molteplici settori, compresi l’agricoltura e l’allevamento.

Nel 2080 è possibile che la portata di corsi d’acqua e fiumi in Italia sarà diminuita fino al 40% rispetto ai livelli attuali, si legge nel rapporto.

E per quanto riguarda gli incendi, i cambiamenti climatici rischiano di allungare di 20-40 giorni la stagione annuale dei roghi boschivi e forestali, con un aumento del 21-43% della superficie percorsa dagli incendi entro fine secolo, in confronto a quanto avviene oggi.

Tutti questi rischi costeranno miliardi di euro al nostro Paese.

Ad esempio, fino a 15 miliardi di euro l’anno (a fine secolo) per rischi alluvionali, fino a 52 miliardi di euro per la contrazione della domanda turistica nelle aree colpite dai cambiamenti climatici, tra 87-162 miliardi per la perdita di valore dei terreni agricoli, come riassume la grafica qui sotto, tratta dallo studio.

download amazzoniaNella Giornata mondiale dell’Ambiente, è bene riflettere sul fatto che questo tesoro lo stiamo deturpando senza pietà e senza intelligenza. Senza renderci conto che distruggere il pianeta  e la sua la biodiversità significa ridurre l’integrità biologica della Terra. Significa bruciare la Biblioteca della Vita, ridurre le risorse genetiche vegetali, animali, microbiche, terrestri e marine che sono il fondamento della ricerca di oggi e delle invenzioni di domani. E quel che è peggio, significa intaccare il funzionamento del capitale naturale, che è alla base del buon funzionamento dell’economia umana: tutte le risorse naturali che utilizziamo, prendiamo, trasformiamo e scartiamo. Questo è il capitale naturale. Il nostro pianeta ospita milioni e milioni di specie. Un patrimonio che chiamiamo biodiversità, che rappresenta in una sola parola la sconfinata, e fragile, ricchezza della vita sulla Terra, in tutte le sue forme e in tutte le sue interazioni, ovvero gli ecosistemi. Read the rest of this entry »

claudiopelagallo on Ottobre 25th, 2019

Screenshot_20191022-161254_DriveCambiare la politica, salvare il pianeta, si parlerà del cambiamento climatico. L’Associazione Verdi Ambiente e Società – VAS ha organizzato un incontro pubblico a Nettuno per confrontare idee e proposte che nascono dai territori per trasformare e cambiare in meglio le nostre città e la qualità della vita dei cittadini.
I cambiamenti climatici ormai evidenti stanno portando gravi conseguenze anche nel nostro Paese che troppo spesso si tramutano anche in tragedie. C’è bisogno quindi di fare rapidamente scelte coraggiose anche per dare risposte concrete a quel grande movimento di giovani che, seguendo l’esempio di Greta Tumbergh, sta incalzando i Governi di tutto il mondo chiedendo atti coerenti con il fine di Salvare il nostro Pianeta.
Noi di VAS crediamo che si possa partire anche dal basso. Comuni, Città Metropolitana e Regione possono dare un grande contributo al miglioramento della qualità della vita e alla salvaguardia del territorio. Dallo smaltimento e riciclaggio dei rifiuti, alla salvaguardia dell’ambiente, da interventi per la manutenzione e il risanamento delle città e lo stop al consumo del suolo al rilancio di un trasporto pubblico efficiente, servono leggi, norme e comportamenti che facciano davvero vedere un cambio di passo.
La Politica deve avere questo compito!
Ne discutiamo insieme a dei rappresentanti istituzionali e ai cittadini VENERDI 25 OTTOBRE, ALLE ORE 17.30, PRESSO LA “GALLERIA LUMACA” sala dell’Associazione PROMO CIVITAS in via Romana 47/G. Intervengono: Stefano Zuppello ass.ne Vas, Loredana De Petris senatrice Leu, Eleonora Mattia consigliere regionale PD, Daniele Ognibene consigliere regionale Leu, Paolo Cento Sinistra Italiana. Coordina il dibattito il giornalista Claudio Pelagallo.

claudiopelagallo on Marzo 24th, 2018

Il nostro Governo: invia navi militari per impedire ai migranti di lasciare le coste dell’Africa

PROFUGHI-SIRIADonne, bambini, uomini, intere famiglie costrette a fuggire dalla guerra e dalla fame. Costretti a farlo indebitandosi, subendo violenze e torture nelle carceri libiche, rischiando di annegare, di morire di sete e di ustioni da carburante su barconi fatiscenti.

Costretti a questo calvario dai governi dell’Europa che ha prima saccheggiato le risorse dell’Africa e armato i conflitti che la dilaniano e poi ha chiuso le porte ai profughi di quelle guerre, obbligandoli alla fuga per l’unica via accessibile, la più pericolosa: il Mediterraneo, dove muoiono il 75 per cento dei migranti che in tutto il mondo, a migliaia, perdono la vita durante la loro fuga.

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Cinque Stelle uniti all’opposizione, litigiosi al governo, dopo Roma anche nei Comuni della provincia si litiga e fioccano le dimissioni forzate

m5s_05055-1di Claudio Pelagallo

Non passa giorno che le amministrazioni a guida 5 stelle non siano scosse dal loro interno. Parliamo di Roma e della sua provincia, nella giunta Capitolina guidata da Virginia Raggi il cambio degli assessori ormai non fa più notizia, tanti i silurati in un anno di governo. Di oggi la notizia di due consigliere municipali. “Stanche di ingoiare bocconi amari”, convinte che ci sia qualcosa di strano nella call che ha garantito a Margherita Gatta la nomina ad assessora ai Lavori Pubblici del Campidoglio, ieri hanno chiesto l’accesso agli atti alla sindaca Virginia Raggi. Francesca Benevento e Luisa Petruzzi, elette tra i grillini rispettivamente ai municipi XII e XV, si dicono “pronte a ricorrere anche al Tar. Va stabilita la verità”. Due giorni fa l’assessore ai Lavori pubblici del IV Municipio si dimesso dopo gli schiaffi presi. Martedì mattina, nella sede del Municipio in via Tiburtina, Alessandro Pirrone aveva colpito il consigliere grillino Domenico Milano. Read the rest of this entry »

20232888_10211666016997582_301680581359808528_o(OMNIROMA) Roma, 21 LUG – ‘Le condanne pesantissime per associazione a delinquere sono le più pesanti mai comminate per questi reati, 20 anni per Massimo Carminati e 19 per Salvatore Buzzi, di Franco Panzironi ai vertici di Ama a 10 anni e Luca Gramazio ad 11 anni, sono il segno che comunque gli elementi di prova di questo processo erano solidi. Pur rispettando le decisioni della magistratura rimaniamo in attesa delle motivazioni della sentenza. È però certa l’esistenza di un sistema corruttivo che per anni ha operato indisturbato, provocato danni profondi alle casse e alla credibilità delle Istituzioni, condizionando il tessuto sociale ed economico della Capitale, colpendo in particolare le fasce più deboli della società. Le mafie a Roma esistono e operano spesso intrecciandosi nel tessuto economico, politico e sociale di questa città, lo dimostrano gli innumerevoli sequestri giudiziari degli ultimi mesi nei confronti di attività legate a ‘ndrangheta e camorra presenti nella Capitale. Nel frattempo continueremo a denunciare corruzione e malaffare al fianco di cittadini e associazioni che lottano contro le mafie e per la giustizia sociale’.
Così in una nota Claudio Pelagallo, responsabile Legalità e antimafia Sinistra Italiana Area Metropolitana di Roma.
red 211501 LUG 17

19956049_816734561833072_391478885742279265_oAlternativa Festival – dal 13 al 23 luglio – P.zza Giustiniani

Lunedì 17 luglio

ore 18:30
Antimafia valore sociale per la sinistra. Il caso mafie a Roma e provincia
DANILO CHIRICO – Da Sud, GIUSEPPE DE MARZO – Libera, ANDREA PALLADINO – Giornalista, CORRADINO MINEO – Senatore SI, Commissione parlamentare Antimafia, VIVIANA STRACCIA – SI Lazio.
Coordina: CLAUDIO PELAGALLO – SI Roma AM.
Interverranno le realtà di Guidonia, Ostia ed Anzio.

 

 

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